L’impegno delle Caritas parrocchiali sul tema della salute

Le Caritas parrocchiali affrontano quotidianamente un’ampia varietà di problemi legati al tema della salute. Solitudine, depressione, patologie croniche, tumori, disabilità, non autosufficienza, dipendenze (da alcol, droga o gioco) compongono un quadro di situazioni di forte difficoltà a cui cercano di offrire sostegno.

Si segnala preliminarmente che, nonostante l’impegno dei Centri di Ascolto, avere una visione esatta della situazione in cui si trova la propria parrocchia è stato un compito arduo, anche perché è complicato parlare di tali argomenti con le persone senza trovarsi di fronte ad un naturale riserbo.

 

Uno degli impegni principali riguarda l’assistenza agli anziani. Molti di loro già godono della fondamentale presenza dei famigliari o dell’aiuto di una badante, ma questo non riguarda tutti. È quindi importante favorire momenti di incontro e socializzazione. A tal proposito, si segnalano alcune iniziative interessanti.

La parrocchia di San Raffaele, ad esempio, ha organizzato uno “sportello per anziani”, aperto ogni giovedì pomeriggio: attraverso il coinvolgimento dei parenti e, in alcuni casi, dei vicini di casa, esso offre un supporto in caso di malattia e, più in generale, cerca di combattere l’isolamento, a cui queste persone possono essere costrette, attraverso visite periodiche, telefonate e altre iniziative di aggregazione. Così come, a Riccione presso la Caritas della parrocchia SS. Angeli Custodi vengono dedicati due giorni alla settimana per corsi gratuiti, tenuti da due psicologhe, per gli ammalati di Alzheimer e i loro famigliari.

Presso la parrocchia di Cristo Re è attivo il “Club degli Anta”: il martedì e la domenica pomeriggio si può passare qualche ora insieme, tra una partita a carte, due chiacchiere e qualche spuntino; così come esistono degli oratori e delle iniziative per anziani presso S.Gaudenzo, Riconciliazione, Colonella, S.Giovanni Battista, Regina Pacis, S.Agostino, S.Giuliano, Spadarolo, Vergiano, Viserba mare, a Riccione presso S.Angeli Custodi e S.Lorenzo, a Morciano, a Montescudo e a Bellaria.

 

Inoltre, bisogna ricordare l’opera costante di parroci, ministri dell’eucarestia e volontari, i quali periodicamente visitano gli anziani, a casa o in istituto, fosse anche solo per una parola di conforto. Importanti le esperienze di Cattolica e Santarcangelo, i cui operatori, periodicamente visitano e assistono gli ammalati in ospedale e negli RSA.

 

Negli ultimi anni sono aumentati i Centri che portano i pacchi viveri presso quelle famiglie che versano in condizioni economiche precarie ed hanno problemi di salute. In alcuni casi, si è anche provveduto ad un sostegno economico per il pagamento di visite mediche o l’acquisto di medicinali.

Meno numerosi sono i casi che riguardano adulti o giovani. Si tratta, per lo più, di persone che vivono una condizione di disabilità, fisica o psichica, che impedisce loro una vita autonoma e li costringe a vivere nelle famiglie di origine. Diverse parrocchie sono riuscite a coinvolgere alcuni ragazzi disabili nelle loro attività: oratorio, catechismo e celebrazioni festive.

La Caritas parrocchiale San Michele Arcangelo, di Santarcangelo di Romagna, organizza invece, gratuitamente, 2 volte a settimana, corsi di vario genere per un decina di disabili psichici tra i 35 e 65 anni (laboratori manuali, musicali).

 

Si cerca di aiutare anche chi è rimasto privo di dimora e soffre di problemi di salute dovuti alle condizioni precarie in cui si trova. Per queste persone, inoltre, si riscontra spesso una difficoltà aggiuntiva, che è la scarsa tutela dovuta all’assenza di residenza o ad irregolarità nei loro documenti.