Centro Educativo Caritas

Il Centro Educativo Caritas è nato nel 2001 con lo scopo di accompagnare nella crescita alcuni bambini Rom e le loro famiglie. Successivamente, vista la positività dell’esperienza e l’emergere di nuovi bisogni, si è deciso di ampliarlo accogliendo anche bambini cinesi. A partire dal 2009 il Centro vede la partecipazione di bambini di diverse nazionalità.

Attualmente il servizio si svolge nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 14.00 alle 17.00 presso i locali della Caritas Diocesana. Nella prima parte del pomeriggio i bambini, seguiti dai volontari, eseguono i compiti scolastici e lavorano sulle competenze didattiche. Dal 2015, inoltre, a organizzare e aiutare per le attività del Centro si sono aggiunti anche i ragazzi del Servizio Civile Nazionale che, tutti i pomeriggi, seguono i bambini e coordinano, insieme alle operatrici, le attività. Al termine dei compiti, si condivide la merenda tutti insieme e a seguire vengono organizzati giochi di gruppo, attività manuali (realizzazione del presepe, decorazioni natalizie con materiali di riciclo) e laboratori creativi (cucina, creta, danza, musica, disegni con tecniche innovative, biglietti per gli anziani).

Nel 2015 è stato attivato il laboratorio di falegnameria coordinato da due falegnami in pensione che tutti i lunedì pomeriggio, dopo la merenda, insegnano ai bambini più grandi del Centro a lavorare il legno e li seguono nella realizzazione dei loro lavoretti.

Il 13 dicembre 2015, all’interno della Mostra dei “Presepi dal Mondo” i bambini, coordinati e supportati dai ragazzi in Servizio Civile, hanno realizzato uno spettacolo dal titolo “La Pace che ci piace” all’interno del quale hanno restituito agli spettatori la loro idea di “pace”, cantando e recitando brani scritti da loro inerenti la pace e la collaborazione fra tutti i popoli.

Durante l’estate, oltre alle consuete uscite sul territorio, i bambini hanno incontrato il gruppo degli Scout nautici (che hanno sede di fianco alla Caritas diocesana), fatto merenda e giocato insieme. In questa occasione i bambini hanno presentato il Centro e le sue attività e gli Scout hanno raccontata ai bambini le loro esperienze.

Nel 2015 è stata mantenuta la collaborazione con la Casa per Anziani “Valloni” iniziata nel 2014. I bambini hanno incontrato i nonni in 3 momenti: per la festa di Carnevale in occasione della quale hanno portato ai nonni le mascherine realizzate da loro; in primavera presso il centro Valloni quando bambini e nonni hanno preparato insieme la merenda, e in occasione del Natale quando i nonni sono stati invitati a partecipare alla festa di Natale tenutasi al Centro Educativo il 22 dicembre.

Nel 2015 è stato attivato, grazie alla collaborazione e il sostegno di un giornalista professionista volontario del Centro, il Giornalino del Centro Educativo che esce nei momenti più significativi dell’anno e che racconta le giornate e le attività svolte dai bambini dentro e fuori dal Centro. I bambini sono di volta in volta invitati a scrivere e a realizzare tutte le parti del giornalino.

Alle attività del Centro Educativo partecipano 35 bambini: 23 maschi e 12 femmine. 10 frequentano le scuole secondarie di primo grado, 25 le scuole primarie del territorio riminese. La nazionalità più numerosa è quella bengalese (12 bambini), seguono i bambini cinesi (5), albanesi (5) e macedoni (3). Ci sono piccole rappresentanze di altri paesi come Marocco (2), Senegal (2) e Costa d’Avorio (2) e 4 bambini italiani.

Spesso i bambini vengono inviati al Centro dalle insegnanti di scuola, che conoscono il servizio e segnalano alle famiglie questa opportunità. Le scuole che si trovano nelle zone limitrofe alla Caritas Diocesana vengono contattate all’avvio dell’anno scolastico e con alcuni insegnanti si mantiene una comunicazione periodica per gestire al meglio il supporto extra-scolastico degli alunni.

La Caritas ha preso contatti anche con le assistenti sociali del Servizio Minori dell’Ausl di Rimini per segnalare la possibilità del Centro Educativo e mettere in rete le situazioni problematiche già a conoscenza dei servizi pubblici.

All’inizio dell’anno scolastico è stata inviata una lettera anche a tutti i catechisti della Diocesi per richiedere volontari per il Centro e mettere al corrente gli operatori parrocchiali dei servizi della Caritas.

Il Centro è seguito da tre operatrici della Caritas Diocesana (due italiane e una marocchina), che, oltre a prendersi cura dei bambini e del rapporto con insegnati e assistenti sociali, curano i rapporti con le famiglie, dal momento dell’accoglienza, fino alla conclusione delle attività. In presenza di casi particolari o di situazioni difficili, si attivano altri servizi della Caritas in sostegno alle famiglie e si cerca di proporre percorsi di miglioramento. Le famiglie vengono invitate sempre nei momenti di festa durante l’anno: Natale, Carnevale, feste di compleanno organizzate alla fine di ogni mese e uscite straordinarie del gruppo. Spesso le madri portano i dolci tipici dei loro paesi da condividere con tutti. Periodicamente si realizzano incontri con tutti i genitori per illustrare l’andamento del Centro e discutere di eventuali problematiche e miglioramenti.

Nel 2015 è stato portato avanti il corso di italiano per genitori che ha visto la partecipazione di 8 genitori, inizialmente hanno partecipato solo 4 mamme poi, durante il corso dell’anno, si sono aggiunte 3 mamme e un papà.

Nel 2015 sono pervenute direttamente alle operatrici 6 casi di situazioni familiari problematiche, a causa di mancanza di reddito, di assenza di un genitore (separazioni, carcere, tossicodipendenza) e di conseguenza difficoltà nel mantenimento di una casa per la famiglia.

7 famiglie si sono rivolte allo sportello “Distribuzione Materiale Scolastico” per avere un aiuto nel reperire il necessario per la scuola dei propri figli.

4 bambini che partecipano al Centro Educativo mostrano gravi problematiche a livello scolastico e la maggioranza di questi hanno ricevuto segnalazioni per disturbi dell’apprendimento. Spesso le famiglie non riescono ad intervenire in maniera significativa in queste situazioni perché non hanno dimestichezza con la lingua italiana e non possiedono le risorse finanziarie per poter garantire un sostegno professionale di lunga durata. In questi casi gli operatori cercano di indirizzare le famiglie nella comprensione del problema e nell’affrontarlo positivamente e con metodo. Si indicano alcuni servizi mirati e si suggerisce un sostegno costante e attento durante lo svolgimento dei compiti, anche nei pomeriggi in cui il Centro Educativo è chiuso.

In parallelo i volontari cercano di utilizzare percorsi e strategie personalizzate per ogni bambino, lavorando in particolare sulle competenze da incrementare. Viene utilizzata anche la dimensione socializzante del Centro, dove altri bambini possono stimolare e aiutare i compagni nella realizzazione dei compiti, sempre sotto la supervisione degli adulti.

I volontari che hanno deciso di prestare servizio al Centro Educativo sono circa 70, suddivisi nei 4 giorni di apertura. Hanno dato la loro disponibilità 1 pensionata, 2 adulti e 3 giovani universitari, mentre il resto dei volontari proviene dalle scuole superiori della provincia di Rimini che organizzano al loro interno i gruppi di volontariato, con i quali la Caritas mantiene contatti e scambi periodici. In particolare prestano servizio i ragazzi del liceo scientifico “Einstein”, del liceo “Giulio Cesare – Manara Valgimigli” e dall’istituto tecnico economico “Valturio”. I volontari vengono invitati a momenti di formazione specifici e alle iniziative della Caritas.