Prefazione

“A tutta la Chiesa italiana raccomando

l’inclusione sociale dei poveri, che hanno un posto privilegiato nel popolo di Dio,

e la capacità di incontro e di dialogo per favorire l’amicizia sociale nel vostro Paese,

cercando il bene comune.”

dal discorso di Papa Francesco al Convegno ecclesiale di Firenze

 

Al Convegno ecclesiale di Firenze più volte il Papa ha chiesto di mettere al centro i poveri, ha detto di preferire una chiesa accidentata, ferita e sporca, ma capace di accogliere ed uscire tra le persone; ha paragonato i poveri agli orfani che ricevevano la metà di una medaglia dalle madri che speravano di rincontrarli, così come la Chiesa dovrebbe custodire la metà di ciascuna medaglia consegnata ai poveri, perché li riconosce come suoi figli e non vuole abbandonarli. Ha inoltre ripreso l’Evangelii gaudium affermando che i poveri conoscono bene i sentimenti di Cristo Gesù perché per esperienza conoscono il Cristo sofferente. «Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche a essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro» (Evangelii gaudium, 198).

Il desiderio di questo Rapporto è quello di mettere i poveri al centro, di conoscerli e riconoscerli, di comprenderne i bisogni e di cercare delle piste sulle quali far sì che essi possano camminare sostenuti dalla solidarietà e dalla giustizia che ne riconosca i diritti in quanto esseri umani.

Con il 2015 il Rapporto sulle povertà ha raggiunto la sua XII edizione e molteplici sono gli aspetti che sono mutati in questi anni: sono aumentati gli italiani, i celibi, i separati, i senza dimora, i pensionati, ma sono anche aumentate le famiglie straniere con figli minori, i profughi, i proprietari di casa, i disoccupati… La povertà oggi ha tantissime sfaccettature, i numeri mostrano una diminuzione, ma per comprenderli è necessario leggerli con attenzione.

Quest’anno abbiamo scelto di approfondire il tema della salute, perché sempre più frequentemente ci siamo imbattuti in situazioni dove povertà e salute vanno a braccetto. Per poter svolgere un’analisi il più possibile completa, abbiamo coinvolto svariati soggetti, favorendo il dialogo e l’incontro ed abbiamo costituito un tavolo sul tema “salute e povertà” che ha visto la partecipazione di enti pubblici e privati. Tutti i dati e le riflessioni sono disponibili all’interno di questa pubblicazione, redatta in due versioni: una sintetica in formato cartaceo ed una ricca di approfondimenti in formato digitale disponibile su www.caritas.rimini.it.

All’interno del Rapporto sono stati inseriti anche un capitolo sul tema del lavoro e uno sui senza dimora: la mancanza di occupazione e l’assenza di una casa sono infatti i principali fattori che provocano la povertà, quindi ci è sembrato importante mettere in evidenza le azioni in atto per contrastare la disoccupazione e offrire risposte dignitose a coloro che non hanno un alloggio.

Ci auguriamo che la lettura non lasci indifferenti, ma stimoli all’azione e alla promozione dell’altro.

 

Ringraziamo sin da ora tutti coloro che hanno collaborato alla stesura dei testi e che ogni giorno sono impegnati a servizio dei poveri: i volontari in Servizio Civile, i volontari di tutte le Caritas parrocchiali, gli operatori della Caritas diocesana, gli operatori dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, dell’Ass. Opera Sant’Antonio per i poveri, dei Centri Aiuto Vita, della Croce Rossa, del Fondo per il Lavoro, dell’Emporio solidale, del Centro di Solidarietà, delle Acli, di Mission Family, dell’Enaip, dell’Ass. Rompi il silenzio, dell’Ass. Rumori sinistri, i medici di Anteas, dell’Ambulatorio extra cee, del Sert, del DSM, del Consultorio, gli assistenti sociali degli Sportelli sociali dei Comuni di Rimini, Riccione, Misano, Cattolica, Bellaria, Valmarecchia e Coriano.

Un rapporto scritto a più mani, ma frutto di un lavoro comune, di un impegno costante per far sì che le persone, seppur cadute in situazione di povertà, possano sentirsi accolte, sostenute ed aiutate per superare ed affrontare le difficoltà, mettendo in gioco anche se stesse.

 

Isabella Mancino
Resp. Osservatorio delle povertà e delle risorse
Caritas diocesana di Rimini