Caritas Interparrocchiale San Giovanni in Marignano

Le persone incontrate

Nel 2015 è calato il numero delle persone che abbiamo assistito, in particolare sono diminuite le “nuove” persone e le famiglie che si sono rivolte al Centro di Ascolto (nel 2013 le famiglie nuove erano state 38, nel 2015 sono state 15). Se da un lato questa diminuzione di nuovi casi di povertà ci fa ben sperare, dall’altro le famiglie che seguiamo da diversi anni sono in una situazione sempre più drammatica e necessitano di un aiuto sempre più frequente e costante, tant’è vero che il numero dei pacchi viveri donati nel 2015 è stato superiore a quello dell’anno precedente, nonostante i nuclei familiari assistiti siano stati inferiori (1.050 a 91 famiglie, contro 1.035 a 124 famiglie).

Rispetto alle nazionalità gli italiani sono il 46% (nel 2013 erano il 37%), tra gli stranieri prevalgono: albanesi, ucraini e marocchini.

Il tema della salute

Non è stato facile raccogliere i dati riguardanti il numero delle persone con problemi di salute, sia per la delicatezza del tema, che per la difficoltà nell’esternare tali problematicità da parte delle persone che si rivolgono al Centro di Ascolto.

Per avere un quadro “abbastanza reale” abbiamo coinvolto i Servizi Sociali del Comune di San Giovanni e i 18 ministri straordinari dell’Eucaristia che visitano 40 persone, per lo più anziani non autosufficienti, portando loro settimanalmente la Comunione e condividendo con essi un po’ di tempo.

Dai dati che ci sono stati consegnati dai Servizi Sociali del Comune risultano esserci:

  • 3 famiglie con bimbi ammalati, di cui 2 autosufficienti e 1 non autosufficiente;
  • 7 giovani autosufficienti (non è stata specificata la sintomatologia, ma si presume che siano giovani con problemi di dipendenza da alcol, droghe o con problemi psichici), che non sappiamo se abbiano un supporto familiare;
  • 3 adulti non autosufficienti;
  • 10 famiglie con un coniuge ammalato autosufficiente;
  • 2 famiglie con coniuge ammalato non autosufficiente;
  • 8 anziani autosufficienti (dovrebbero essere persone anziane che vivono nelle case a canone agevolato del Comune)
  • 20 anziani non autosufficienti, seguiti anche dai sevizi sociali dell’ASL

Come Centro di Ascolto Caritas seguiamo 26 persone con problemi di salute, di cui 10 donne e 16 uomini. Non è facile, attraverso i primi contatti e i primi ascolti, capire e far emergere i problemi, specialmente se si tratta di depressione, dipendenze… ma, man mano che la persona riesce a costruire una relazione con l’operatore del CdA, acquisisce fiducia, si sente a suo agio, accolta e ascoltata, non giudicata, allora si apre e si racconta.

Un caso che mi ha particolarmente commossa è stato un ascolto con una signora anziana, sui settanta anni, che da circa tre anni viene in Caritas per prendere il pacco viveri. Si presentava ogni volta solo per avere il suo pacco e subito andava via quasi vergognandosi. In ottobre si è fatta accompagnare dalla figlia. Ci siamo guardate e mi ha detto di avere un tumore al pancreas e che si stava curando. Io le ho preso le mani e le ho detto che avrei pregato per lei. Quando se ne è andata mi ha sorriso piangendo.

Complessivamente al Centro di Ascolto seguiamo:

  • 6 donne che vivono sole perché separate o divorziate, hanno figli lontani (in tutti i sensi) e accusano problemi di depressione, di dipendenza da alcool e hanno un tumore;
  • 2 anziane sole autosufficienti;
  • 2 coniugate pensionate poco autosufficienti, ma aiutate dai rispettivi coniugi;
  • 8 uomini con coniuge e alcuni anche con figli, con problemi di depressione (per mancanza di lavoro) e con problemi di dipendenze (alcool o droga);
  • 5 uomini che vivono soli perché separati o celibi, privi di un supporto familiare, con problemi di depressione, di dipendenza da alcool o con gravi patologie;
  • 4 anziani: di cui 3 autosufficienti, 1 non autosufficiente (Alzheimer) che vivono con i rispettivi coniugi;
  • 1 anziano non autosufficiente e solo.

Probabilmente i dati non sono completi perché la ricerca è molto complessa, avremmo voluto chiederne altri anche ai medici di base, ma non ci è stato possibile reperirli.

È comunque emerso un quadro abbastanza definito che ci ha fatto comprendere come, spesso, la famiglia colpita da una malattia si chiuda nella propria sofferenza e non chieda aiuto. Sta quindi a ciascuno di noi, con la propria sensibilità e voglia di mettersi in gioco, essere veramente “fratello “ e capace di condivisione e di carità.

Iniziative di carità

All’interno della nostra comunità si sente la necessita di creare un gruppo di volontari che svolgano il servizio di accompagnamento e sostegno alle famiglie in difficoltà e con problemi di salute, ma mancano volontari. Esiste comunque una Associazione di volontariato, con la quale collaboriamo (Associazione Pacassoni) che, da anni, svolge molto bene questo servizio.

Nelle nostre parrocchie c’è una costante e sentita attenzione rivolta verso i ragazzi con problemi (di salute e non solo); si è pensato quindi di attivare un servizio di accompagnamento attraverso l’oratorio che, per due giorni alla settimana (martedi e venerdi), durante il pomeriggio, raccoglie molti ragazzi, dalle elementari alle medie, per fare diverse attività ricreative e il doposcuola. Il referente di questa iniziativa è il nostro diacono.

Come Caritas siamo riusciti a sensibilizzare la comunità parrocchiale, creando una rete solidale; per cui, quando ci viene richiesto un lettino o un passeggino o indumenti per neonati, ci mettiamo in contatto con il gruppo di mamme o attraverso il passaparola oppure tramite gli i avvisi e gli annunci domenicali. Quest’anno durante il periodo quaresimale abbiamo organizzato una raccolta di alimenti e nonostante la crisi, molti hanno risposto.

Sentiamo tuttavia di dover maggiormente coinvolgere la comunità attraverso l’animazione della liturgia domenicale con la preghiera dei fedeli, con avvisi letti o scritti sul foglietto della domenica.

Durante il periodo dell’Avvento abbiamo ripetuto la raccolta sia di alimenti che di denaro coinvolgendo la comunità alla condivisione e all’ attenzione ai poveri. Altro importante segno è la raccolta di denaro del mercoledì delle ceneri.

Abbiamo un rapporto di collaborazione con un supermercato Conad che, due volte alla settimana, ci consegna prodotti alimentari che stanno per scadere o che hanno difetti nella confezione.

Un nostro volontario su invito dell’amministrazione comunale fa parte di una commissione dei servizi sociali che segue tutti i casi di bisogno e criticità.

Gli interventi nel periodo 2013-2015

2015 2014 2013
Intervento Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi
Ascolto 103 1.179 134 1.205 143 289
Indumenti 51 253 60 258 64 247
Alimenti e prodotti
per neonati
17 54 14 30 10 20
Viveri 91 1.050 124 1.035 133 1.013
Mobilio
attrezzature per la casa
9 13 14 18 7 10
Doposcuola
sostegno scolastico
1 1 0 0 0 0
Mezzo di trasporto 1 1 1 1 0 0
Altro (Giochi) 4 5 0 0 0 0
Totale 277 2.556 347 2.547 357 1.579