Caritas Interparrocchiale di Viserba

La Caritas interparrocchiale di Viserba comprende le zone di: Rivabella, San Vicinio Sacramora, Viserba Monte, Viserbella, Torre Pedrera, Viserba Monte e San Martino in Riparotta. Queste parrocchie collaborano in stretto contatto tra loro sia per l’assistenza e l’ascolto, che per lo scambio di informazioni e di compiti. Inoltre svolgono assieme un cammino formativo e coordinano le azioni di sensibilizzazione del territorio.

Le persone incontrate

Viserba Sacramora Abbiamo riscontrato un aumento di famiglie provenienti dal centro Africa soprattutto nella seconda parte dell’anno, alcune che seguivamo in passato non si sono più presentate, altre sono immigrate in altre città d’Europa e diverse sono tornate in patria.

Nel 2015 abbiamo incontrato nuove famiglie italiane che, per mancanza di lavoro, si sono rivolte a noi per chiederci un contributo per poter pagare le bollette.

Viserba mare Il numero delle famiglie incontrate nel 2015 è drasticamente diminuito: siamo passati da 116 nel 2014 a 89, è però aumentata la presenza degli italiani, passati dal 40% al 50% degli utenti. Le nazionalità più rappresentate sono: Albania, Romania, Marocco e Ucraina, ma presenti in maniera minore rispetto al passato.

Diversi italiani si vergognano di venire in Caritas a prendere il pacco viveri, quindi glieli portiamo noi a casa, oppure inviamo degli intermediari.

Torre Pedrera Nel 2015 è diminuito il numero di persone che si sono rivolte al nostro centro: circa una decina di famiglie in meno. Complessivamente abbiamo seguito comunque 40 famiglie che, considerando l’ampiezza del nostro territorio, non sono poche. C’è una vasta presenza di case popolari, dove vivono persone con svariate problematicità.

Viserbella Anche quest’anno vengono evidenziati al primo posto, tra coloro che si rivolgono a noi per la distribuzione degli indumenti, i senegalesi, i quali vengono occupati come braccianti agricoli nelle nostre campagne per la raccolta di frutta e verdura da fine febbraio agli inizi di marzo. Solo i più fortunati hanno la possibilità di ritornare nel proprio Paese di origine per incontrare le famiglie. Durante gli anni è diventato sempre più difficoltoso ritornare in patria, perché il trattamento economico ricevuto per la stagione, non permette di spostarsi dall’Italia, e si limitano a spedire vestiario estivo quando provvediamo al rinnovo del guardaroba invernale. Un’altra loro caratteristica è quella di aver provveduto ad ottenere un’ iscrizione anagrafica che gli permette di avere servizi assistenziali e sanitari di base (come il medico ad esempio). Abitano in appartamenti dove pagano l’affitto e convivono in nuclei di amici e conoscenti, esterni al proprio nucleo parentale.

Per quanto riguarda le persone provenienti dall’Est europeo:

  • Dalle nostre statistiche risultano 4 persone residenti sul territorio parrocchiale e 2 in quello dei paesi limitrofi, mentre alcune sono prive di dimora. Non siamo al corrente di quanti siano i bisognosi che, oltre ad avere problemi legati all’abitazione, abbiano anche problemi di salute, in quanto pensiamo che la domanda potrebbe offendere la sensibilità degli interlocutori, favorendo una chiusura ulteriore che non ci permetterebbe di prestare loro, l’aiuto primario;
  • Nel caso delle badanti, la loro dimora coincide con una coabitazione legata al tipo di lavoro svolto.

Il 40% degli assistiti vive in appartamenti in affitto.

I disagi economici e occupazionali vengono riferiti sinceramente, mentre quelli sanitari vengono spesso omessi, sia che siano propri che altri componenti famigliari.

Gli italiani presenti sul territorio parrocchiale che necessitano di assistenza, mostrano un certo timore, nel rivelare il proprio stato di disagio e cercano di uniformarsi e di confondersi con la comunità.

Il tema della salute

Viserba Sacramora: al nostro dopo scuola partecipa una ragazzina disabile che, in questo modo, si sente utile e sta in compagnia.

Ci sono dei casi di dipendenza da gioco, da alcol e problemi di depressione, ma sono situazioni difficili da far emergere all’interno del colloquio, perché le persone si vergognano.

Viserba mare: da segnalazione del nostro parroco, Don Aldo Fonti, nella Parrocchia di Viserba Mare esistono 118 situazioni con almeno un famigliare malato; diversi sono assistiti da una badante. Di questi :

  • circa 40 persone vengono visitate quasi settimanalmente dai Ministri dell’Eucarestia.
  • 38 sono anziani soli
  • I malati gravi sono: 12 fra gli anziani soli e 10 fra i malati “in famiglia”.
  • la quasi totalità non è autosufficiente

Usufruiscono dei servizi della nostra Caritas circa 50 famiglie, con una frequenza media mensile di circa 40 unità. Di questi ceppi famigliari, le persone malate sono 21 (al 31 ottobre 2015) così ripartite: 9 adulti, 1 Bambino, 6 Giovani, 5 Partner delle persone intestatarie della scheda.

Le persone sole sono 22, di cui 6 lamentano problemi di salute; fra loro ne sono comprese 2 non autosufficienti.

Torre Pedrera: sono una trentina gli ammalati presenti nella nostra zona, vengono regolarmente visitati dal parroco; si tratta sia di pensionati, sia di famiglie dove sono presenti persone disabili o con altri problemi di salute.

Viserbella: ci sono numerose persone che periodicamente fanno visite a casa di malati, anziani, portandoli anche a fare visite mediche o viaggi verso ospedali in zona.

Qualche giovane ha lievi problemi di disabilità e un paio risultano invece come malati conclamati e di grado severo, ma non avendo in parrocchia persone competenti a trattare questo genere di handicap (autismo e sindrome di Down), non siamo in grado di riuscire a sostenere le famiglie nella gestione, anche sporadica, di alcuni momenti.

Per quanto riguarda i casi meno gravi, i ragazzi partecipano attivamente alle diverse attività parrocchiali come oratorio, catechismo e insieme ai loro coetanei si rendono presenti alle celebrazioni festive.

Le iniziative di carità

Nella Caritas di Viserba Sacramora prosegue l’iniziativa chiamata “il punto mamma e bambini” in collaborazione con il Centro per le Famiglie, che vede l’impegno dei volontari non solo nella distribuzione di indumenti, alimenti e pannolini per bambini, ma anche nell’accoglienza e nel gioco di questi con le proprie madri.

I pannolini sono l’articolo per noi più oneroso in quanto dobbiamo necessariamente comprarli, per questo organizziamo diverse raccolte fondi anche organizzando spettacoli teatrali e musicali dove al posto del biglietto d’ingresso chiediamo un pacco di pannolini.

Nel 2015 è stata preziosa la collaborazione del gruppo del post-cresima che ci ha aiutato per le varie attività con i bambini e per il magazzino; inoltre si è costituito un gruppo di sei giovani che si interrogano sugli stili di vita. Negli ultimi mesi abbiamo riscontrato un aumento di volontari e siamo molto felici di questo.

A Viserba mare ci siamo specializzati nella realizzazione di torte, marmellate con qualsiasi tipo di frutta, biscotti fatti a mano. Ogni occasione è buona per realizzare mercatini: in questo modo riusciamo a raccogliere fondi, che vengono utilizzati per l’acquisto di alimenti. Siamo inoltre in accordo con il Conad, che ci passa prodotti in fase di scadenza. Il forno della zona ci dona pane e brioche. In alcuni casi riusciamo a donare tutto, in altri congeliamo e doniamo un po’ per volta.

Da circa due anni è nato un centro chiamato “luce di argento, tenera età” al quale partecipano una cinquantina di anziani tutti i mercoledì pomeriggio. Iniziano l’incontro con un momento di preghiera e poi fanno varie attività in base alle proprie capacità e competenze (cucina, cucito, teatro, mani-cure, parucchiere…).

Come volontari di Torre Pedrera ci siamo dati un nome, ci chiamiamo “gli amici di Torre Pedrera”, aiutiamo la Caritas interparrocchiale realizzando diverse iniziative: a Natale facciamo una lotteria con premi accattivanti, distribuiamo salvadanai per la raccolta fondi nei negozi locali e, ogni prima domenica del mese, raccogliamo alimenti in parrocchia, oltre a fare la raccolta diretta nei supermercati.

Un’azione che abbiamo realizzato a Viserbella, in concomitanza con la prima domenica di Avvento, è stata la raccolta alimentare e la vendita dei biglietti della lotteria della Caritas Diocesana; entrambe le attività sono state accolte dai parrocchiani più che positivamente: gli alimenti sono stati divisi abbondantemente fra le varie unità locali delle Caritas interparrocchiali (Torre Pedrera e Viserba mare, che si occupano della distribuzione dei viveri), mentre l’intero blocchetto da 100 biglietti è stato venduto in un fine settimana.

Ma la vera unità cristiana è sentita in maniera considerevole nella stagione estiva, quando la comunità si rende presente e partecipa attivamente ad ogni evento parrocchiale e non, prestando servizio, materiali, idee mettendole a disposizione di tutti per la buona riuscita di ogni programma.

A Rivabella ci occupiamo dei giochi, un gruppo di giovani si impegna nella raccolta di giocattoli che vengono puliti, aggiustati e confezionati in modo carino, pronti per essere donati ai bambini delle famiglie che si rivolgono alla Caritas. Oltre che alla raccolta di indumenti per il nostro centro di distribuzione di vestiario.

Gli interventi nel periodo 2013-2015

2015 2014 2013
Intervento Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi
Ascolto 302 1.409 446 2.028 323 473
Viveri per adulti
e bambini
190 946 218 1.120 213 919
Indumenti 190 321 275 624 164 319
Mobilio, attrezzature
per la casa
7 7 0 0 7 7
Sussidi economici 2 € 335 0 0 0 0
Totale 691 2.683 939 3.772 707 1.718