Caritas Interparrocchiale Via Duca Degli Abruzzi

La Caritas interparrocchiale di via Duca degli Abruzzi comprende i territori delle chiese di San Gaudenzo, Sant’Andrea dell’Ausa (Crocifisso) e San Raffaele. In ciascuna di queste parrocchie esistono gruppi caritativi organizzati, la sede di via Duca degli Abruzzi ha il Centro di Ascolto e si occupa della distribuzione degli indumenti, mentre le singole Caritas parrocchiali seguono la distribuzione degli alimenti e, in caso di gravi necessità, agiscono attraverso contributi economici.

I dati fanno riferimento a tutte e tre le parrocchie insieme. Da precisare che nel 2014 la parrocchia di Gesù Nostra Riconciliazione ha smesso di far parte della Caritas interparrocchiale di Via Duca degli Abruzzi per cui i dati non sono del tutto confrontabili e nello specifico i dati di questa Caritas verranno pubblicati singolarmente.

Le persone incontrate

Il numero dei nuclei familiari assistiti nel 2015 corrisponde a 518, è leggermente diminuito rispetto all’anno precedente, ma si tratta comunque di una cifra consistente. Se si considerano tutte le persone appartenenti alle famiglie incontrate si contano 1.157 unità, di cui 235 minori e 29 figli maggiorenni a carico. Mediamente ogni settimana incontriamo circa 100 persone; rispetto al passato sono aumentati gli uomini, soprattutto marocchini e senegalesi.

Abbiamo svolto quasi 2.600 ascolti in un anno e donato 1.730 capi di abbigliamento.

Complessivamente le tre parrocchie hanno distribuito 780 pacchi viveri e 16.676 euro per utenze, quote di affitti, spese per medicinali o visite mediche e altro.

Nella Caritas del Crocifisso, ogni primo lunedì del mese, abbiamo assistito circa 30 famiglie bisognose, attraverso la distribuzione di pacchi viveri. Le famiglie in situazioni di bisogno sono per il 50% italiane, molte senza lavoro, le straniere risiedono tutte sul territorio parrocchiale.

I fondi in denaro, derivanti da offerte libere e da iniziative parrocchiali, sono stati impiegati per il pagamento di utenze, canoni di affitto, visite mediche, medicine.

Nel 2015 abbiamo speso una somma di 10.300 euro per alleviare le difficoltà di circa 12 famiglie.

Nella Caritas di San Gaudenzo, nel 2015, abbiamo assistito con regolarità 25 famiglie.

Si sono rivolte a noi per un aiuto alimentare, perché prive di un reddito in grado di soddisfare i bisogni familiari.

Nella Caritas di San Raffaele, nel 2015, abbiamo incontrato per la prima volta 150 nuove persone di cui 55 uomini e 95 Donne. Abbiamo riscontrato un aumento, rispetto allo scorso anno, di uomini, soprattutto africani.

Siamo venuti a conoscenza che, nella nuova residenza popolare di via Toni, abitano famiglie straniere per il 70%. In Via De Warthema, tra il 2015 e il 2016, si è aperta una casa, denominata Andrea Gallo (Don), per l’emergenza freddo, abbiamo constatato che tra gli ospiti senza dimora, ci sono anche degli italiani, i quali stanno cominciando a rivolgersi al nostro Centro di Ascolto.

Il tema della salute

Nella zona del Crocifisso sono presenti numerose case popolari, in alcune di queste vi abitano persone con problemi di salute, disabili, dipendenti da alcol, droga o gioco. È difficile intervenire in queste situazioni, tuttavia alcuni volontari, i ministri ed il parroco si recano a far visita agli ammalati e agli anziani, cercando di portare conforto e compagnia.

La Caritas di San Gaudenzo ha incontrato persone che hanno avuto bisogno del dentista e di scarpe ortopediche, entrambe necessità che richiedono interventi economici significativi.

Una persona senza dimora, che si rivolge al nostro Centro, è malata di tubercolosi; quando si trova in situazione di necessità, ricorre al pronto soccorso.

Nella parrocchia di San Raffaele i ministri dell’Eucaristia visitano regolarmente 56 persone, quasi tutte inferme, alcune in situazioni molto gravi.

Nella parrocchia è attivo uno sportello per gli anziani aperto tutti i giovedì pomeriggio; questo riesce a garantire un servizio di vicinanza e assistenza. Gli ottantenni nel 2015 sono stati 64. Tutti gli anziani sono stati contattati sistematicamente. In parrocchia i casi di anziani che vivono soli sono numerosi. Lo Sportello opera sia per combattere la solitudine (visite, telefonate, varie iniziative di contatto e di aggregazione), sia per aiutare in caso di malattia. Le modalità variano a seconda dei casi. In questo servizio esiste e viene favorita una collaborazione crescente con altri operatori e gruppi, e vengono coinvolti anche parenti e vicini in qualche occasione (i rapporti di vicinato, soprattutto nello storico quartiere dell’INA-Casa, sono forti e “produttivi”).

Nel lavoro rivolto agli anziani, tra le altre cose, si è consapevolmente mossi da un duplice intento: far sì che attorno ad anziani e malati cresca la sensibilità e la mobilitazione di ogni membro della comunità; favorire l’incontro e lo scambio tra generazioni diverse. Durante i vari momenti dell’anno pastorale, questi intenti si traducono in iniziative, gesti e modalità concrete.

A livello zonale, in collaborazione con CEDEM dell’Asl, associazione Alzheimer Rimini, Volontarimini e lo sportello anziani, si aiutano i familiari che hanno malati di Alzheimer e demenze.

Le iniziative di carità

Nella parrocchia del Crocifisso vengono organizzati vari momenti formativi attraverso la liturgia domenicale e le varie attività quali: la festa del dono, il pranzo con gli stranieri, la pesca di solidarietà, spettacoli teatrali e momenti culturali.

La parrocchia è divisa in 8 zone, in ciascuna zona diverse famiglie hanno deciso di autotassarsi, mettendo una quota al mese, da destinare alla Caritas parrocchiale per le famiglie in difficoltà, si tratta di un piccolo sacrificio che aiuta le famiglie ad essere attente ai bisogni degli altri.

In parrocchia sono attive altre diverse iniziative, importante l’impegno degli scout e dell’Azione Cattolica, sempre attenti alle necessità delle persone del territorio e utile anche l’iniziativa della “tana di Winnie the Pooh”, trattasi di due stanze adibite all’accoglienza di bambini al di sotto dei sei anni, gestite da mamme volontarie per far sì che altre madri possano lavorare.

A San Gaudenzo ogni prima domenica del mese si raccolgono fondi per le famiglie in difficoltà durante la messa, ci sono poi parrocchiani che donano in forma privata al parroco.

Ci sono anche parrocchiani che si sono presi impegni specifici come l’acquisto di olio ogni mese.

Negli ultimi mesi si sta iniziando a pensare ad un progetto per gli anziani, perché sono soli e aumentano sempre più.

A San Raffaele sono stati coinvolti in modo attivo, nelle attività della Caritas, gli scout, i giovani del triennio e alcuni ragazzi delle medie con i propri educatori. Riteniamo che questa collaborazione sia molto importante, fa sentire i giovani protagonisti, li stimola alla solidarietà e li aiuta a conoscere le difficoltà della vita.

Vengono organizzati diversi momenti di tipo culturale e formativo per tutta la comunità; molta attenzione, viene data agli anziani e alle famiglie attraverso lo sportello anziani.

Secondo le indicazioni di Papa Francesco e del vescovo Francesco, in collaborazione con la Caritas diocesana, da alcuni mesi si riflette su un’idea condivisa dalla stragrande maggioranza degli operatori pastorali, di aprire una casa di accoglienza per i profughi a livello di zona pastorale. Diverse persone sono dubbiose o contrarie, per questo, a breve, verrà indetta un’assemblea e, in caso favorevole, si procederà all’importante lavoro organizzativo. La raccolta economica della quaresima del 2016 sarà destinata a tale progetto.

Gli interventi nel periodo 2013-2015

2015 2014 2013
Intervento Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi
Ascolto 518 2.593 587 3.037 685 938
Indumenti 440 1.730 471 1.837 516 2.018
Viveri 122 780 154 939 178 1.115
Lavoro 0 0 2 2 4 1
Sussidi Economici 63 € 16.676 19 € 9.449 6 € 893
Totale 1.143 5.103 1.233 5.815 1.389 4.072