Caritas Interparrocchiale di Bellariva e Rivazzurra
Le persone incontrate
Nel 2015 il numero delle persone che si sono rivolte al nostro Centro di Ascolto è diminuito rispetto al passato, siamo passati da 241 del 2014 a 132 nel 2015. Questa diminuzione non coincide con le difficoltà riscontrate dai nostri assistiti, sono infatti aumentati gli interventi: da 983 pacchi viveri nel 2014 a 1.085 nel 2015, da 5.389 euro donati nel 2014 a 9.605 euro nel 2015. Questi dati testimoniano come le situazioni siano sempre più complesse, drammatiche e bisognose di cure e attenzione. Rispetto agli aiuti economici abbiamo, in diversi casi, erogato soldi per questioni lavorative (viaggi per lavori trovati nei campi per raccolta di olive o arance e documenti per abilitazione ad attività di ambulante), per medicine e per latte per neonati.
La diminuzione delle persone è dovuta alla minor presenza di stranieri che hanno fatto ricorso al nostro Centro, diversi sono rientrati in patria o hanno fatto tornare nel proprio Paese mogli e figli. In aumento invece le persone italiane che, per la prima volta, hanno raggiunto il 36% dei nostri assistiti. Diverse persone vanno al sud o nelle isole per lavori stagionali, ma poi, nel corso dell’anno, ritornano per chiedere aiuto.
Il tema della salute
Le situazioni emergenziali vengono segnalate sia dai parroci, che dai diretti interessati al Centro di Ascolto. Constatiamo l’aumento di uomini e di qualche donna senza dimora, alloggiati in colonie abbandonate, per qualche giorno in residence presenti nel territorio delle due parrocchie, oppure all’albergo sociale della Papa Giovanni XXIII che, talvolta, soffrono di problemi di salute dovuti alle condizioni precarie.
Al Centro di Ascolto incontriamo diversi casi di solitudine che rischiano di sfociare in vere e proprie situazioni di depressione.
A nostro parere sono diverse le situazioni di italiani e cittadini comunitari che non sono dignitosamente tutelati da un punto di vista amministrativo in quanto hanno perso la residenza anagrafica o gli è scaduto il tesserino sanitario, ci chiediamo come mai i Comuni non rispondano in modo organico alle situazioni dei senza dimora, ma solo con soluzioni tampone come l’emergenza freddo.
Le iniziative di carità
A tutte le persone che si rivolgono al Centro di Ascolto si propone la partecipazione alla vita di comunità e, talvolta, si registrano risposte positive come in occasione delle feste natalizie quando abbiamo organizzato un pranzo ed una tombola; l’adesione delle famiglie è stata buona e, in tale occasione, abbiamo coinvolto anche uomini che vivono in strada.
Molto utile risulta l’aiuto che offriamo alle famiglie attraverso il doposcuola.
Gli aiuti economici che riusciamo a destinare alle persone e famiglie in difficoltà, sono il frutto dei contributi che riceviamo dal Convento francescano, dalle giornate parrocchiali pro Caritas e dai pranzi organizzati per la raccolta; più dei fondi della Caritas diocesana e delle donazioni di privati, sensibili e generosi, che mettono in pratica l’esortazione del Signore nel prendersi cura dei fratelli bisognosi.
Gli interventi nel periodo 2013-2015
2015 | 2014 | 2013 | ||||
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Intervento | Persone | Interventi | Persone | Interventi | Persone | Interventi |
Ascolto | 119 | 714 | 241 | 1083 | 219 | 294 |
Viveri | 101 | 1.085 | 214 | 983 | 151 | 695 |
Indumenti | 119 | 720 | n.r | n.r | ||
Sussidi economici | 47 | € 9.605 | 32 | € 5.389 | – | € 17.279 |
Totale | 386 | 1.799 | 487 | 2.066 | 370 | 989 |