Caritas Interparrocchiale di Riccione “Madonna del Mare”

La Caritas interparrocchiale di Riccione è nata in occasione del Giubileo del 2000, come simbolo di carità e al contempo spinta verso la carità della comunità locale. All’interno della Caritas interparrocchiale operano i volontari di tutte le parrocchie presenti sul territorio comunale, seppur in ogni singola comunità siano presenti le Caritas parrocchiali.

Presso la Caritas interparrocchiale vengono garantiti i servizi quali: mensa, doccia, distribuzione di alimenti e indumenti e altri che, presso le singole Caritas parrocchiali, sarebbero impossibili da gestire. L’Interparrocchiale serve da supporto per i non residenti che abitano nel Comune di Riccione e per le Parrocchie che hanno difficoltà nel gestire i vari progetti che intendono effettuare.

Le persone incontrate

Nel 2015 si è registrato un drastico calo di presenze al Centro di Ascolto della Caritas interparrocchiale, soprattutto per quel che concerne le persone straniere. Gli italiani, infatti, hanno raggiunto il 30% degli utenti, percentuale mai registrata prima.

Questo calo lo attribuiamo principalmente a due fattori:

  1. il nostro sportello non riesce a dare risposte positive a coloro che sono alla ricerca di un lavoro (ad esclusione delle badanti per le quali abbiamo un ufficio dedicato il giovedì dalle 9.30 alle 11.30): per questo alcuni possono aver deciso di rivolgersi altrove perché non riuscivamo a rispondere alle loro necessità.
  2. Il permanere della crisi e la mancanza di opportunità lavorative, hanno fatto sì che diversi stranieri si siano spostati in Germania, Svezia e altri Paesi dell’unione Europea.

Per quanto riguarda gli immigrati, abbiamo registrato un calo soprattutto degli immigrati provenienti dal Magreb e dal Sud America.

Le richieste principali riguardano l’aiuto alimentare, il vestiario, il contributo per utenze e medicinali. I disagi derivano dalla mancanza di lavoro, bisogni di reddito, problematiche abitative, difficoltà familiari e problemi burocratici.

La crisi ci ha lasciato in eredità disoccupati di lungo periodo che faticano a trovare soluzioni in grado di farli risollevare dalla situazione disperata di povertà.

Il tema della salute

Dal Centro di Ascolto, in questo periodo di crisi, oltre al disagio economico, emergono anche problematiche legate alla salute: molte persone rinunciano a curarsi di fronte all’incapacità di arrivare a fine mese.

I pacchi alimentari, il pagamento di bollette e gli indumenti non bastano più, a questi si sono aggiunte richieste di pagamenti per visite specialistiche, in particolare odontoiatriche e oculistiche, ticket per riabilitazioni, acquisti di medicinali e richiesta di pagamenti di tessere sanitarie (per i cittadini dell’Unione Europea che hanno tale documento scaduto e non possono più accedere ai servizi specialistici ed avere il medico di base). Per far fronte a questa emergenza si è pensato di devolvere parte del ricavato del pranzo  annuale, di autofinanziamento, all’emergenza salute. Questo ci ha permesso di risolvere vari casi fra cui l’acquisto di una tessera sanitaria per un malato oncologico, l’acquisto di medicinali non reperibili presso la Caritas Diocesana, l’Opera di Sant’Antonio e la Croce Rossa; la possibilità di far effettuare visite specialistiche a bambini con varie problematiche e contribuire al pagamento di visite legali in seguito a gravi incidenti stradali.

I tempi del sistema sanitario nazionale molte volte sono disastrosi, si cerca perciò, valutando i casi più gravi, di indirizzarli verso cliniche private, evitando attese lunghissime.

Per le problematiche della salute si è notato che la presenza di Italiani negli ultimi anni è diventata  maggioritaria e coinvolge tutte le fasce d’età.

Le iniziative di carità

In accordo con i Servizi Sociali nel 2014 abbiamo istituito il “giro nonni”: gli assistenti ci segnalano anziani o invalidi a cui portare il pranzo a domicilio. Nel 2015 abbiamo continuato questo servizio assistendo 3 anziani.

L’interparrocchiale partecipa alla Consulta della Solidarietà, organo che riunisce 21 associazioni attive sul territorio comunale. La Consulta coordina le Associazioni e lavora in sinergia con esse per monitorare, il più possibile, gli stati di bisogno e per cercare di risolverli.

Collaboriamo con il Centro Missionario per gli indumenti da macero, per le richieste di mobili che ci pervengono dagli assistiti e con il Centro Aiuto alla Vita per i bambini da zero a tre anni, che hanno bisogno di tutto (alimenti, passeggini, pannolini, corredini ecc.).

Nel 2013 è nato il servizio barbiere, attività che è continuata anche nel 2015 con cadenza mensile.

Tra i donatori abbiamo vari forni e una pasticceria che offrono frequentemente i propri prodotti, molto graditi dagli ospiti. Con la Coop abbiamo stipulato una convenzione chiamata “brutti ma buoni”, attraverso la quale ci vengono donati prodotti buoni, ma mal confezionati o con difetti di imballaggio; siamo inoltre accreditati al sistema europeo Agea che ci fornisce di viveri ma, negli ultimi anni, è aumentata la burocrazia a discapito di una diminuzione di prodotti donati e con notevoli difficoltà nel rapporto con le persone bisognose che, con le nuove regole, si sono trovate costrette a mostrare numerosi documenti.

“Sbagliando s’impara” recita un proverbio, seguendo questo principio abbiamo messo in atto due percorsi:

  • per gli studenti dell’Istituto alberghiero che vengono sospesi, in alternativa alla sospensione, abbiamo stretto un accordo con la scuola obbligando i ragazzi a svolgere un determinato numero di ore di volontariato in base alle situazioni;
  • per coloro che sono agli arresti domiciliari e sorpresi in stato di ebbrezza alla guida, al posto della detenzione, sono stati concessi i lavori socialmente utili.

Ogni anno organizziamo, per il compleanno della Caritas, un pranzo di autofinanziamento, coinvolgendo varie realtà riccionesi, quali l’Istituto Alberghiero, il Comune, gli Scout e tutti i volontari delle varie Caritas Parrocchiali; invitando tutte le persone e le altre Associazioni a partecipare, desideriamo creare una grande rete di solidarietà che possa essere messa al servizio ed essere di aiuto a tutti coloro che si trovano in una condizione di bisogno.

Nel 2015 abbiamo registrato un calo di donazioni economiche da parte di quelli che erano i nostri benefattori, perché la crisi ha colpito un po’ tutti.

Gli interventi nel periodo 2013-2015

2015 2014 2013
Intervento Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi
Ascolto 865 6.327 1.065 6.169 1.060 2.019
Mensa 480 4.353 532 8.947 509 9.190
Pacchi viveri 110 546 219 717 261 772
Alimenti e prodotti
per neonati
16 23 16 20 6 6
Docce 277 1.614 276 1.445 303 1.405
Indumenti 677 1.987 740 1.831 776 1.744
Sussidi economici 45 € 4.097 97 € 7.135 64 € 4.711
Lavoro 0 0 6 6 20 20
Apparecchiature e/o
materiale sanitario
1 1 0 0 2 2
Mobilio,
attrezzatura per la casa
6 6 1 1 2 2
Totale 2.477 14.856 2.952 19.136 3.003 15.160