Caritas Parrocchiale Alba Mater

Le persone incontrate

Nel 1994 per concretizzare il precetto dell’amore verso il prossimo, fu avviato un Centro di Ascolto in parrocchia come strumento operativo di prima risposta alla conoscenza dei bisogni attraverso l’ascolto, la presa in carico e l’orientamento.

Le scelte operative sono sempre collegiali, tra operatori, il sacerdote e la comunità parrocchiale, tenendo conto anche dei suggerimenti della Caritas diocesana. Collaboriamo con i servizi sociali, il C.A.V., la Caritas interparrocchiale e tutte le altre parrocchie di Riccione.

Troviamo difficile quantificare il numero degli stranieri presenti sul territorio dell’Alba-Mater perché siamo situati in una zona di mare e quindi di passaggio, ci sono infatti molti residence che ospitano persone in modo discontinuo. La situazione abitativa in questi ultimi anni è solo peggiorata: si è notato come di nuovo si sia affacciata la povertà dei beni primari come casa, cibo, vestiario e di come la mancanza di lavoro, di credito, gli affitti alti, abbiano causato l’impoverimento di italiani non abituati a chiedere aiuto.

Il tema della salute

Già dal 2014, in questo periodo di crisi, erano emerse, al Centro di Ascolto problematiche legate alla salute. Siamo intervenuti in molti casi per il pagamento di ricette e ticket sanitari.

45 persone,  non sono autosufficienti,  non si rivolgono al Centro di Ascolto ma, sono seguite dai ministri dell’Eucarestia. Ricevono la Comunione una volta al mese, la visita del sacerdote per la confessione, mentre l’unzione del malato avviene su richiesta. In occasione della candelora i bimbi del catechismo visitano gli ammalati portando in dono una candela benedetta.

Tutti gli ammalati sono seguiti dalle famiglie.

All’interno della comunità vi sono 3 bimbi non autosufficienti che partecipano alle attività della parrocchia come al catechismo, al centro estivo e alle uscite.

La comunità ha vissuto tre lutti devastanti di adolescenti per tumori e leucemia. In tali occasioni sono state allestite le camere ardenti all’interno della chiesa e ci si è riuniti tutti in preghiera.

Sul territorio vi sono anche senza dimora che dormono in colonie abbandonate. Quest’anno abbiamo rilevato due situazioni in cui sono presenti malattie quali: diabete, sieropositività e dipendenza da alcool. Per loro abbiamo acquistato medicinali e li abbiamo indirizzati presso centri specializzati, attivando una rete di medici disponibili.

Non abbiamo casi di genitori non autosufficienti e di anziani soli e malati, ma abbiamo due casi di persone autosufficienti ammalate: una di diabete e una affetta da insufficienza renale; entrambe si sono rivolte a noi per medicinali e per pratiche di esenzioni ticket o invalidità civile.

Le iniziative di carità

Ogni mese viene coinvolta la comunità parrocchiale nel “giorno del Signore”; in tale occasione viene fatta una raccolta di denaro destinata a famiglie in difficoltà; inoltre le catechiste invitano i bambini a portare materiale scolastico per i bambini in maggiore difficoltà.

Per dare possibilità alle mamme di lavorare sono stati inseriti gratuitamente dei bambini presso l’“Albatroccolo”, l’asilo privato che opera in parrocchia.

Abbiamo stipulato delle convenzioni con alcuni supermercati locali in modo che le famiglie in difficoltà potessero andare a fare la spesa utilizzando dei buoni forniti dalla Caritas parrocchiale; mentre i pacchi alimentari vengono elargiti tramite la Caritas interparrocchiale, in quanto non avremmo spazio a sufficienza per la dispensa.

Per gli adolescenti, in collaborazione con il Punto Giovane (realtà presente sul territorio parrocchiale), abbiamo attivato un dopo scuola, dato occasione di sperimentare convivenze tra coetanei e realizzato una raccolta e uno scambio di libri scolastici.

Diamo un particolare sostegno a chi ha familiari in carcere, organizzando momenti di preghiera che sensibilizzino la comunità all’arte del perdono.

Vengono fatti sconti o abbuoni sulle quote di campeggi o attività pastorali varie, per far sì che i figli di famiglie in difficoltà non si trovino isolati o privati di belle esperienze da vivere insieme agli altri.

Se capitano occasioni di piccoli lavori di pulizia o altri semplici servizi in parrocchia, vengono contattate alcune delle persone che si sono rivolte al Centro di Ascolto, affinché possano sentirsi utili e ricevere un piccolo compenso.